I maggiori porti europei e mediterranei sono nel mezzo di una grande trasformazione; porto “digitale”, “connesso”, “smart”: definizioni che evidenziano aspetti diversi della complessità che la portualità deve oggi governare e rispetto alla quale l’uso di tecnologie ICT è condizione necessaria, ma non sufficiente.
Mentre il commercio globale impone ai porti di innovarsi con velocità sempre accelerata, la sfida è mettere in campo soluzioni e sistemi adatti alle esigenze dei diversi soggetti che compongono la “port community estesa”; ma soprattutto di far sì che queste soluzioni siano pienamente integrate e connesse lungo tutta la catena logistica, attraverso il paradigma delle soluzioni standard ed aperte.
L’attenzione a questi temi è al centro dell’edizione 2018 del Naples Shipping Week, dove si danno appuntamento tutti i più importanti operatori di settore. L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale promuove la discussione, per verificare con gli stakeholder priorità, strumenti e metodi dell’Agenda Digitale del Porto.
Quali tecnologie sono destinate a trasformare i porti? In quale orizzonte temporale? Come anticipare e pienamente incorporare la visione tecnologica nei piani di sviluppo portuale? Quali soggetti pubblici o privati sono i veri driver dell’innovazione in porto? Con quale metodo e modello di governance è possibile ridisegnare i processi portuali e logistici, valutando ex ante l’impatto dell’innovazione tecnologica? Quali scelte strategiche e tecnologiche consentono la piena integrazione e interoperabilità tra i diversi segmenti della supply chain (marittimo, portuale, logistico, intermodale) che, pur fortemente automatizzati e digitalizzati, non sono ancora pienamente connessi tra loro? Quali servizi nuovi e più competitivi sono abilitati dalla connettività pervasiva a vantaggio dei traffici merci e passeggeri? In che modo il port monitoring di nuova concezione innalza i livelli di sicurezza, di integrazione città-porto, di sostenibilità ambientale?